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Genesi
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(Testo CEI74)

14
La campagna dei quattro re

Al tempo di Amrafel re di Sennaar, di Arioch re di Ellasar, di Chedorlaomer re dell'Elam e di Tideal re di Goim, costoro mossero guerra contro Bera re di Sòdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di Adma, Semeber re di Zeboim, e contro il re di Bela, cioè Zoar. Tutti questi si concentrarono nella valle di Siddim, cioè il Mar Morto. Per dodici anni essi erano stati sottomessi a Chedorlaomer, ma il tredicesimo anno si erano ribellati. Nell'anno quattordicesimo arrivarono Chedorlaomer e i re che erano con lui e sconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaim, gli Zuzim ad Am, gli Emim a Save-Kiriataim e gli Hurriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. Poi mutarono direzione e vennero a En-Mispat, cioè Kades, e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei che abitavano in Azazon-Tamar. Allora il re di Sòdoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Zeboim e il re di Bela, cioè Zoar, uscirono e si schierarono a battaglia nella valle di Siddim contro di esso, e cioè contro Chedorlaomer re dell'Elam, Tideal re di Goim, Amrafel re di Sennaar e Arioch re di Ellasar: quattro re contro cinque. Ora la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; mentre il re di Sòdoma e il re di Gomorra si davano alla fuga, alcuni caddero nei pozzi e gli altri fuggirono sulle montagne. Gli invasori presero tutti i beni di Sodoma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. Andandosene catturarono anche Lot, figlio del fratello di Abram, e i suoi beni: egli risiedeva appunto in Sòdoma.

Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner i quali erano alleati di Abram. Quando Abram seppe che il suo parente era stato preso prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan. Piombò sopra di essi di notte, lui con i suoi servi, li sconfisse e proseguì l'inseguimento fino a Coba, a settentrione di Damasco. Ricuperò così tutta la roba e anche Lot suo parente, i suoi beni, con le donne e il popolo.

Melchisedek

Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sòdoma gli uscì incontro nella Valle di Save, cioè la Valle del re. Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:
«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».

Abram gli diede la decima di tutto.

Poi il re di Sòdoma disse ad Abram: «Dammi le persone; i beni prendili per te». Ma Abram disse al re di Sòdoma: «Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo, creatore del cielo e della terra: né un filo, né un legaccio di sandalo, niente io prenderò di ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. Per me niente, se non quello che i servi hanno mangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuti con me, Escol, Aner e Mamre, essi stessi si prendano la loro parte».

(Testo TILC)

14
Abramo libera Lot

Ecco che cosa accadde ai tempi di Amrafel re di Sennaar, di Arioch re di Ellasar, di Chedorlaomer re di Elam, e di Tideal re di Goim. Questi re fecero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsa re di Gomorra, a Sinab re di Adma, a Semeber re di Zeboim, a Zoar re di Bela. Questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, dove ora c'è il mar Morto. Essi erano rimasti sottomessi a Chedorlaomer per dodici anni, ma nel tredicesimo si ribellarono. L'anno dopo, il quattordicesimo, Chedorlaomer e i re suoi alleati avanzarono e sconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaim gli Zuzim ad Am, gli Emim a Save-Kiriataim, e gli Urriti sulle montagne di Seir fino a EI-Paran, che è vicino al deserto. Poi tornarono indietro, giunsero a En-Mispat, vale a dire a Kades. Sconfissero gli Amaleciti su tutto il territorio e persino gli Amorrei che abitavano ad Azazon-Tamar. A questo punto si trovarono di fronte i re di Sodoma, di Gomorra, di Adma, di Zeboim e di Bela, cioè Zoar, i quali si schierarono in battaglia nella valle di Siddim per combattere appunto Chedorlaomer, re di Elam, Tideam, re di Goim, Amrafel, re di Sennaar e Arioch, re di Ellasar. Erano cinque re contro quattro.
La valle di Siddim era piena di grandi pozze di bitume. I re di Sodoma e di Gomorra in fuga vi caddero dentro. Gli scampati invece si rifugiarono verso il monte. I vincitori presero allora tutte le ricchezze e le vettovaglie di Sodoma e di Gomorra e se ne andarono.
Presero anche Lot, nipote di Abram, figlio di suo fratello, che abitava a Sodoma, e le sue ricchezze, e se ne andarono.
Uno degli scampati venne a riferire il fatto ad Abram, l'Ebreo, che abitava vicino alle querce che appartenevano a Mamre, l'Amorreo, fratello di Escol e di Aner, alleati di Abram. Appena saputo che suo nipote era caduto prigioniero, Abram organizzò i suoi uomini: con trecentodiciotto servi tra i più fidati inseguì quei re fino a Dan. Abram divise i suoi uomini in gruppi, e nella notte sconfisse i nemici e li inseguì fino a Coba, a nord di Damasco. Ricuperò il bottino, liberò il nipote Lot con le sue ricchezze e tutta la popolazione, uomini e donne.

Melchisedek benedice Abramo

Dopo aver sconfitto Chedorlaomer e i re suoi alleati, Abram era sulla via del ritorno. Allora il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Save, chiamata anche la valle del Re.
In quell'occasione il re di Salem, Melchisedek, portò pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo. Benedisse Abram con queste parole:
'Dio, l'Altissimo, creatore del cielo e della terra, benedica te, Abram!
E sia benedetto il Dio Altissimo perché ti ha reso vittorioso sui tuoi nemici!'. E Abram diede a Melchisedek la decima parte di ogni cosa.
Poi il re di Sodoma disse ad Abram:
- Restituiscimi i miei uomini e tieni per te il bottino di guerra.
Abram però gli rispose:
- Giuro dinanzi al Signore Altissimo, creatore del cielo e della terra, che non prenderò neppure un filo di quel che è tuo, neanche un laccio di calzatura. Perché tu non possa dire: io ho arricchito Abram. Non voglio niente per me, salvo quanto hanno mangiato i miei servi, e la parte che spetta ai miei uomini, cioè Aner, Escol e Mamre. Quelli si prenderanno quanto loro dovuto.

(Testo CEI2008)

14
Al tempo di Amrafèl re di Sinar, di Ariòc re di Ellasàr, di Chedorlaòmer re dell'Elam e di Tidal re di Goìm, costoro mossero guerra contro Bera re di Sòdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di Adma, Semeber re di Seboìm, e contro il re di Bela, cioè Soar. Tutti questi si concentrarono nella valle di Siddìm, cioè del Mar Morto. Per dodici anni essi erano stati sottomessi a Chedorlaòmer, ma il tredicesimo anno si erano ribellati. Nell'anno quattordicesimo arrivarono Chedorlaòmer e i re che erano con lui e sconfissero i Refaìm ad Astarot-Karnàim, gli Zuzìm ad Am, gli Emìm a Save-Kiriatàim e gli Urriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. Poi mutarono direzione e vennero a En-Mispàt, cioè Kades, e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei che abitavano a Casesòn-Tamar. Allora il re di Sòdoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Seboìm e il re di Bela, cioè Soar, uscirono e si schierarono a battaglia nella valle di Siddìm, contro di essi, cioè contro Chedorlaòmer re dell'Elam, Tidal re di Goìm, Amrafèl re di Sinar e Ariòc re di Ellasàr: quattro re contro cinque. La valle di Siddìm era piena di pozzi di bitume; messi in fuga, il re di Sòdoma e il re di Gomorra vi caddero dentro, mentre gli altri fuggirono sulla montagna. Gli invasori presero tutti i beni di Sòdoma e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. Prima di andarsene catturarono anche Lot, figlio del fratello di Abram, e i suoi beni: egli risiedeva appunto a Sòdoma.
Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo, che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di Escol e fratello di Aner, i quali erano alleati di Abram. Quando Abram seppe che suo fratello era stato preso prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si diede all'inseguimento fino a Dan. Fece delle squadre, lui e i suoi servi, contro di loro, li sconfisse di notte e li inseguì fino a Coba, a settentrione di Damasco. Recuperò così tutti i beni e anche Lot suo fratello, i suoi beni, con le donne e il popolo.
Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaòmer e dei re che erano con lui, il re di Sòdoma gli uscì incontro nella valle di Save, cioè la valle del Re. Intanto Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo e benedisse Abram con queste parole:

«Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici».

Ed egli diede a lui la decima di tutto.
Il re di Sòdoma disse ad Abram: «Dammi le persone; i beni prendili per te». Ma Abram disse al re di Sòdoma: «Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo, creatore del cielo e della terra: né un filo né un legaccio di sandalo, niente io prenderò di ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. Per me niente, se non quello che i servi hanno mangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuti con me, Aner, Escol e Mamre, essi stessi si prendano la loro parte».

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